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Finita una, ne comincia un’altra. Alla conclusione della Seconda guerra mondiale si combatteva in Cina, tra l’esercito “rosso” di Mao e quello nazionalista di Chiang Kai-shek; in Grecia tra la destra monarchica e i comunisti; in Indocina per l’indipendenza dalla Francia.
Era il 1946 e da allora si è continuato a farlo in quattro continenti: centinaia di conflitti tra stati, guerre civili o per l’indipendenza.
Un lungo e drammatico elenco di battaglie, di morti e feriti non solo tra gli eserciti schierati in campo, perché anche la popolazione civile soffre i bombardamenti aerei e il fuoco di artiglieria, l’occupazione del territorio e la crudeltà delle rappresaglie.
Si è ripetuto mille volte: “Mai più guerre!”, ma resta soltanto una speranza; la realtà purtroppo è diversa, come dimostra quanto sta ancora avvenendo in Kurdistan, in Libia, in Yemen, in Ucraina…
Mario Vittorio Lombardo, giornalista. È nato a Genova e cresciuto nel Basso Monferrato, ad Acqui Terme. Per più di trent’anni ha lavorato in Mondadori, caporedattore a Storia Illustrata e, dopo un intervallo a Starbene, inviato a Epoca. A cavallo del 2000 ha contribuito alla nascita e alla breve vita di eDay, quotidiano generalista via web, poi è passato a periodici economico-finanziari (BancaFinanza, Espansione). Per Mondadori ha scritto una biografia di Isadora Duncan e un audiolibro su La nascita di Israele. Insieme a Fabrizio Pignatel ha pubblicato La stampa periodica in Italia (Editori Riuniti). Tra l’altro, ha collaborato con Tmc (Tele Montecarlo) per la cronaca dei fatti dell’anno, scritto una storia a dispense delle guerre napoleoniche, i testi di Terre Promesse (TCI) sulle ex colonie italiane; il primo e il 21° capitolo del collettaneo Europa oltre le nazioni (Mimesis).